DI MARCO DEGL’INNOCENTI
MONACO DI BAVIERA
Pubblichiamo integralmente e senza commenti la traduzione di questo articolo sulla prima pagina del quotidiano di Augusta “Augsburger Allgemeine” del 5 aprile 2023, a firma Laura Mielke. Ringraziamo il quotidiano tedesco per la gentile concessione.
È una festa per tutti coloro che si innervosiscono per la terminologia di lavoro in inglese e anche per quelli che amano dare lezioni alle persone intorno a loro sulla corretta pronuncia delle parole italiane. Perché in Italia in futuro ciò potrebbe essere punito, e non di poco. La polizia linguistica è già in giro a sirene spiegate.
Basta con il facility manager, che presto sarà soltanto un custode nelle aziende italiane, o con tutti quei capi di “Pillepalle” (intraducibile espressione gergale tedesca che più o meno potremmo tradurre con “quisquiglie”, Totò permettendo… n.d.r.). Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sta mettendo fine alla barbara anglomania che sta imbruttendo ed uccidendo la sua bella lingua. La sua polizia linguistica incassa fino a 100.000 Euro se anche un solo termine inglese compare in documenti e accordi ufficiali. Dopo tutto, la Gran Bretagna non fa più parte dell’Unione Europea, quindi via gli anglicismi! E guai alla sede italiana della Microsoft se non conoscono un termine autoctono per il suo “Head of Fancy pants”.
Per riportare questo grande Paese alla grandezza degli antichi romani, Giorgia Meloni fa addirittura un passo avanti. Chiunque non parli o non scriva perfettamente l’italiano potrebbe dover sborsare subito da 5.000 a 100.000 Euro. Come riporta il portale statunitense della CNN, il provvedimento riguarderà inizialmente i media, le scuole, il commercio e la pubblicità. Ma per quanto tempo vacanziere e vacanzieri saranno al sicuro? La prossima vacanza italiana sarà un divertimento costoso. “Bruschedda” con “Broschuddo” per antipasto, un “Tschianti” sugli “Gnotschi” e una “Kwaddro Schdazione”, e poi un gelato alla “Schdratschatella” con espresso per dessert. Con un conto di 35.000 Euro, il latte “Matschiato” va di traverso in gola.