Credit: eFitSys / DALL-E
DI PIETRO FRANCESCATTI *
AUGSBURG – Si è parlato molto della nuova Grande Panda nominalmente marcata Fiat, ma “nata” sulla piattaforma CMP (Common Modular Platform) con altri modelli del Gruppo Stellantis, che sarà prodotta principalmente in versione elettrica. Ma ovviamente nulla ha a che vedere con la prima Fiat Panda, disegnata da Giorgetto Giugiaro e lanciata nel 1980. Pochi ricordano che quella vettura alla fine degli anni ‘90 ricevette anche una motorizzazione elettrica (Panda Elettra), ma le arrise scarso successo commerciale. Oggi, però, proprio la vecchia cara “Pandina” rinasce riconvertita come UEV (Upcycled Electric Vehicle). con un’elettrificazione al passo dei tempi e anche alla portata di molte tasche. Ed ecco la “Panda E Fit”.
L’azienda che opera questo tipo di conversione si chiama “eFitSys”, ha sede a Torino ed è uno spin-off del locale Politecnico. Guidata dal Prof. Stefano Carabelli, “eFitSys” ha scelto la Panda prima serie come suo concetto iniziale di retrofit, migliorando progressivamente design e tecnologia. Ho accettato l’invito di Ronald Vuillemin – un manager svizzero che ne è il direttore generale – a visitare la loro azienda a Torino e a provare la Panda convertita elettrica.
Lo Scenario: dal riciclo al rigenero – Prima di entrare nei dettagli, vediamo però lo scenario in cui “e FitSys” opera. Gli obiettivi ecologici dell’Unione Europea, come l’iniziativa Fit-for-55 che mira a una riduzione sostanziale del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030, hanno accelerato la tendenza verso l’elettrificazione nel settore automobilistico. Questo slancio è sempre più evidente con l’introduzione di veicoli progettati per raggiungere obiettivi ambiziosi stabiliti dal divieto di vendita di motori a combustione entro il 2035. “eFitSys” abbraccia questa visione concentrandosi sulla conversione dei veicoli esistenti, come la iconica Fiat Panda, in veicoli elettrici. Questo approccio non solo evita le emissioni associate alla produzione di nuovi veicoli, ma riutilizza anche quelli esistenti, rendendolo una strategia economicamente e ambientalmente sostenibile.
Perché la Panda? – La Fiat Panda, affettuosamente conosciuta come “il Pandino”, è stata un veicolo iconico in Europa per decenni. Della sua prima serie, quella disegnata – come ricordato all’inizio – da Giugiaro, circolano ancora migliaia di esemplari in ottime condizioni. “e FitSys” l’ ha scelta per proprio la sua praticità, facilità d’uso e connessione emotiva con milioni di conducenti (tra cui mia madre e me!). Il design semplice ma robusto della Panda la rende un candidato ideale per una conversione elettrica.
Sotto il cofano motore – Lo sviluppo del powertrain di “eFitSys” si basa su un processo ben definito che combina modelli dinamici del veicolo con misurazioni su banco di prova del sistema reale prima dell’installazione sul veicolo. Questa metodologia garantisce l’ottimizzazione delle prestazioni e dell’affidabilità, fornendo un sistema di powertrain robusto ed efficiente. Il kit di retrofit include: 1. Motore e inverter: Con una potenza di 20 kW (35 kW di picco) e una coppia di 150 Nm. 2. Pacco Batteria: Utilizzando celle prismatiche ternarie, il design modulare consente flessibilità e uso efficiente dello spazio. 3. Caricatore Plug-in: Supporta il standard 230V e l’opzione 6.6 kW per una ricarica più rapida. Per quanto riguarda la Dinamica del Veicolo, esso raggiunge una velocità massima di 90 km/h ed ha un’autonomia di 120 km.
Aspetti innovativi del Kit – Il principale è certamente l’ Integrazione Solare (opzionale) con un pannello Solbian (azienda della quale è comproprietario il noto velista Giovanni Soldini n.d.r.). Questi pannelli flessibili possono caricare il veicolo sia durante il parcheggio che durante la guida, fornendo un massimo di 12 km di autonomia aggiuntiva al giorno. Sebbene principalmente destinati a bilanciare la lenta scarica della batteria dovuta ai servizi attivi durante i periodi di inattività, possono effettivamente offrire un’autonomia aggiuntiva nelle giornate di sole.
Connettività con Semilimes: Il coinvolgimento di Ronald Vuillemin ha facilitato l’integrazione rapida della nuova piattaforma “IoT, Semilimes”, della quale il manager svizzero è anche fondatore e titolare. Questa aggiunta non solo aggiorna la Panda, ma la trasforma anche in un’auto connessa, completa di geolocalizzazione e controllo remoto. Le funzionalità connesse offrono agli utenti maggiore convenienza e sicurezza, rendendo la Panda “eFitSys” un veicolo elettrico moderno e intelligente. Stato di carica, localizzazione, bloccaggio porte sono alcune delle possibili funzioni retrofit.
Collaborazione e Competenze – “eFitSys” sfrutta i punti di forza di diverse aziende partner per avanzare rapidamente nello sviluppo. Queste collaborazioni permettono a “FitSys” di concentrarsi sulle proprie competenze principali mentre acquisisce ulteriore esperienza da partner come: Solbian, e-comer, Custom 2.0, Ideas & Motion, JBT, Bixell
Il test – l test drive è stato eccellente, dimostrando tutte le funzionalità relative alla frenata rigenerativa, accelerazione e integrazione senza soluzione di continuità. Alcuni aspetti di messa a punto minori erano presenti essendo un prototipo. Stanno lavorando per finalizzare gli ultimi dettagli per l’omologazione europea per andare sul mercato probabilmente entro la fine del 2024.
Conclusione – I motivi per cui credo che questo kit sia unico sono i seguenti: 1. Impatto Significativo: Essendo un kit veramente accessibile, ha il potenziale per raggiungere un’adozione di massa e quindi influenzare significativamente l’impatto ambientale della mobilità futura. Upcycle è la risposta.”eFitSys” sta cercando di mantenere il kit entro i 10.000 Euro e il lavoro per l’installazione non dovrebbe superare i 2 giorni, possibilmente solo uno. Considerate che oggi una conversione personalizzata richiede mesi! 2. Approccio Scientifico: Grazie alla modellazione/simulazione graduale del sistema di retrofit e dell’auto stessa, riducono gli sforzi e i costi di sviluppo. Questo approccio permetterà loro di sviluppare rapidamente nuovi kit per altri modelli di auto senza necessitare di alti numeri di produzione. 3. Connettività: Grazie alla piattaforma Semilimes può essere monitorato e controllato da remoto. Questo livello di connettività è raro nel settore del retrofit.
* Pietro Francescatti è un ingegnere informatico italiano che vive e lavora ad Augsburg, in Baviera. Ha più di 20 anni di esperienza di alta tecnologia medica, si interessa sia di sostenibilità tramite il retrofit elettrico, sia di intelligenza artificiale ed “agile Management“. Contatto LinkedIn: https://www.linkedin.com/in/pietro-francescatti/