© Verlag Esterbauer
DI MARCO DEGL’INNOCENTI
MONACO DI BAVIERA – Il Trentino è – con la confinante provincia di Bolzano – una delle zone d’Italia dove la presenza di piste ed itinerari ciclabili è particolarmente diffusa. Ai turisti provenienti da Germania, Austria, Svizzera ed altri paesi della Mitteleuropa che amano usare la bici nelle loro vacanze è dedicata una guida da poco uscita della nota casa editrice specializzata austriaca Esterbauer, da sempre punto fermo nel settore per tutta l’area europea di lingua tedesca. Come le altre della vasta collezione, la guida è stata curata da “Bikeline”, un gruppo di redattori, cartografi, geografi tutti appassionati ciclisti che dal 1987 contribuiscono alla realizzazione di questi utili supporti per il turismo lento su due ruote. Apprezzati anche nei tempi di mappe digitali, con le quali peraltro si integrano perfettamente. Con il suo classico formato orizzontale 23×12 cm, la spirale che tiene insieme le pagine facilitandone al massimo la consultazione anche durante la pedalata, la copertina plastificata rigida a prova di schizzi d’acqua, la guida alle ciclabili del Trentino offre 13 percorsi nella provincia autonoma (uno sconfina anche nel limitrofo Alto Adige n.d.r.), dedicati soprattutto a turisti “tranquilli”, senza eccessive ambizioni di prestazioni estreme. La scelta parte dalla classica ciclabile lungo la valle dell’Adige, da Trento a Bolzano (peraltro percorribile anche nel senso opposto, da nord a sud, n.d.r.) così come quella che da Trento “discende” verso Borghetto ed il confine con il Veneto, per offrire un’ampia offerta di itinerari nelle valli interne. Ovviamente il Lago di Garda, una delle mete principe di tedeschi e austriaci in vacanza nel nostro paese, attira in modo particolare: così troviamo il percorso che dalla valle dell’Adige e precisamente da Mori, a sud di Rovereto, collega direttamente con Riva del Garda, con il proseguimento sulla ciclabile che, lungo la riva orientale del lago, conduce a Malcesine, ma si proietta anche sull’altra riva – quella lombarda – descrivendo la Nuova, spettacolare, pista che da Limone si snoda in direzione nord. Trentino vuol dire soprattutto montagne, e quindi valli che le separano. Tutte molto belle e note, come la Val Rendena, quella del Chiese, la Val di Sole e la Val di Non, lungo le quali si snodano altrettanti percorsi ciclabili di grande suggestione. Particolarmente interessante quello che, sempre dall’asse portante della ciclabile dell’Adige, conduce nel cuore delle Dolomiti, la Val di Fiemme, che viene raggiunta dalla affascinante ciclabile che da Egna, lungo la traccia di un antica ferrovia dismessa, supera il passo San Lugano e di qui scende a Molina di Fiemme, dove si innesta sulla lunga ciclabile che percorre quasi interamente le valli di Fiemme e Fassa. Naturalmente non può mancare una degli itinerari ciclabili più belli e frequentati, quello della Valsugana.
Per ogni percorso proposto ci sono chiare e dettagliate cartine in scala 1:75.000 con accurate planimetrie ed altimetrie. Ma non solo: i tratti di strada o ciclabile vengono segnalati secondo la natura del fondo, la difficoltà per quanto riguarda salite e discese, l’intensità dell’eventuale traffico di veicoli a motore presente, qualora non si tratti di ciclabili vere e proprie.
In più una gran quantità di informazioni accessorie: da quelle puramente turistiche, con i riferimenti ai luoghi o ai monumenti di particolare interesse, quelle più pratiche come dove pernottare o consumare pasti di vario tipo.
La guida è in tedesco. E questo è un limite per gli appassionati italiani. Una versione nella nostra lingua sarebbe davvero auspicabile.