Mentre da noi non si parla più, ormai, dei tagli al parco delle auto blu pubbliche, nè è dato sapere quanto abbia guadagnato lo stato dalla vendita di alcune decine di decrepite vetture di servizio su e-bay, la Bild, il più diffuso quotidiano tedesco, ha rivelato come in Germania i politici non solo continuino a usare limousine di prestigio, ma quando queste vengono rivendute, lo stato ci guadagna. Il meccanismo è semplice: la legge impone per esempio che la vettura di servizio di un ministro possa costare solo fino ad un massimo di 51.000 euro. Ma le berline in dotazione ai membri del governo Merkel, Audi, BMW, Mercedes, sono tutte di valore oscillanti, listini alla mano, intorno al doppio. Prezzi per i comuni mortali, ovviamente. Perchè le case offrono all’amministrazione pubblica, per motivi di immagine, le loro limousine superaccessoriate a prezzi superscontati, sotto la soglia imposta dalla legge. Dopo un anno queste prestigiose berline vengono rivendute su un sito Internet, al prezzo di mercato dell’usato. Il portavoce del ministero delle finanze ha confermato alla BILD: “E’ovvio che dalla fornitura di auto si servizio cerchiamo di ricavare il miglior prezzo possibile dalla vendita, in favore dei contribuenti”.