Corre obbligo aggiornare quanto scritto il 9 luglio scorso sul progetto del governo tedesco di introdurre il pedaggio sulle autostrade (e non solo).
Studia che ti ristudia, il ministro federale dei trasporti Alexander Dobrindt, che fa parte della CDU, il partito della cancelliera Angela Merkel, alla fine ha messo a punto un ennesimo sistema di pagamento dei pedaggi, che dovrebbe essere definitivo e che entrerà in vigore dal 2016. In sintesi: gli automobilisti alla guida di autoveicoli dal peso di 3,5 tonnellate o di camper, che vorranno percorrere le autostrade tedesche, dovranno pagare una “vignetta” sul modello di quella austriaca. Era la soluzione più logica, immodestamente auspicata (si fa per dire) anche da questo insignificante blog. Ma verrà fatta una differenza (o discriminazione…) tra automobilisti stranieri e tedeschi. I primi pagheranno un pedaggio variabile a seconda del periodo di transito soltanto sulle autostrade. Quelli tedeschi, invece, saranno tenuti a pagare il pedaggio – ma sempre annuale – sia per le autostrade, sia per le strade statali. L’importo, però, verrà dedotto secondo un complicato calcolo, dalla tassa di possesso, quindi – secondo il ministro – i tedeschi alla fine non pagheranno più di quanto non paghino già adesso. I motocicli, di qualsiasi nazionalità, non saranno tenuti al pagamento del pedaggio. Un ultimo particolare: gli automobilisti, stranieri o tedeschi, non dovranno materialmente attaccare alcuna vignetta al parabrezza, ma il pagamento del pedaggio sarà registrato tramite la targa dei veicoli, che verrà “letta” dai sensori posti sui ponti già presenti su tutta la rete autostradale tedesca (e presto su quella delle strade statali) che già rilevano il pedaggio degli autotreni. Vedremo se alla fine sarà proprio così, perché la stessa cancelliera Merkel non ha mai fatto mistero, pur senza pronunciarsi mai ufficialmente, del suo scetticismo sul progetto. E resta sempre da vedere come reagirà l’Unione Europea che ovviamente ha già gridato alla discriminazione. Un aspetto certamente positivo dell’introduzione, storica, del pedaggio è che i suoi proventi dovrebbero essere riservati al potenziamento e miglioramento delle infrastrutture della rete viaria tedesca. Sarà poi davvero così? Anche i tedeschi non sono più quelli di una volta…