DI MARCO DEGL’INNOCENTI
MONACO DI BAVIERA – Un Euro tondo tondo per il “bisognino” nelle stazioni di sosta delle aree di servizio delle Autobahnen tedesche. L’aumento dalla precedente tariffa di 70 centesimi è di questi mesi, progressivamente introdotto nelle toilette dei 430 impianti facenti capo alla società, ex azienda statale, che cura allestimento, manutenzione e pulizia degli impianti igienici aperti al pubblico. Da molti anni ormai – come in altri paesi d’Europa – l’accesso ai bagni è interdetto da tornelli metallici che si aprono soltanto dopo il versamento del corrispettivo previsto. In cambio, oltre a ruotare i tornelli, la colonnina color blu e bianco eroga un buono che adesso passa peraltro da 50 centesimi ad un Euro e che si può spendere, cumulato con altri buoni analoghi, per esempio in una consumazione al bar.
Un Euro (pagabile anche con carta di credito) per la pipì sembrerebbe davvero tanto, ma è così in molte altre toilette pubbliche tedesche (come nelle principali stazioni ferroviarie, a cominciare da quella di Monaco di Baviera). Bisogna ovviamente dire che le toilette delle stazioni di servizio sulle autostrade in Germania sono generalmente molto pulite e ben tenute e ci mancherebbe che non fosse così. Inoltre non c’è l’imbarazzo (per qualcuno il fastidio) di dare la mancia all’addetta o all’addetto delle pulizie.
In tempi di inflazione galoppante e di aumenti generali, anche questo sarà presto digerito. D’altra parte c’è di peggio, sempre per restare ai peraltro accoglienti, sfavillanti ed opulenti autogrill, tra i luoghi di ristoro più cari di tutta la Germania. Basti pensare che un espresso al bancone del bar ormai viaggia al di sopra dei 3 euro. E magari fosse buono! Pur se nella stragrande maggioranza dei casi la miscela di caffè usata è di rinomate marche italiane, così come le luccicanti caffettiere, evidentemente la “manina” delle addette o degli addetti all’erogazione del caffè non è, diciamo, esercitata e il risultato è quasi sempre una ciofeca.
Ma torniamo a quella che qualcuno ha definito la “tassa per la pipì”. Il periodico specializzato Auto Bild ha sottolineato che nell’azionariato della società che gestisce le aree di servizio autostradali, oltre ad investitori istituzionali canadesi e tedeschi è presente al 15 per cento un imprenditore di Pechino che fa capo al maggior fondo di investimento cinese. Come dire “pisciare per Pechino”, ha poeticamente sintetizzato il settimanale tedesco.
Ovviamente non mancano le proteste di associazioni dei consumatori e di automobilisti, per un balzello che si aggiunge ai costi sempre maggiori di chi usa le quattro ruote. Ma c’è anche chi, come l’Automobil Club von Deutschland (AvD) vede un altro pericolo: “Aumenterà ancora notevolmente il numero degli automobilisti che, invece di fare i loro bisogni nei luoghi deputati a pagamento, useranno i prati e le siepi del parcheggio più vicino”. Abitudine comunque già assai diffusa anche in Germania. Va detto però che proprio le toilette delle aree di parcheggio pur essendo piuttosto spoglie (eufemismo) e senza particolari conforti (altro che le omologhe in Svizzera, tanto per fare un esempio…) restano di uso gratuito. Speriamo anche in futuro.