DI MARCO DEGL’INNOCENTI
MONACO DI BAVIERA – Un giubileo che, almeno in Italia, non è stato molto celebrato (Trentino-Alto Adige a parte, ovviamente): i 50 anni dal completamento dell’Autostrada del Brennero. L’11 aprile del 1974 fu aperto il tratto da Chiusa a Bolzano Sud di quella che diventava, senza più interruzioni, la porta per eccellenza tra Mitteleuropa e Mediterraneo.
I tedeschi, invece, hanno ricordato come merita questo anniversario. Basta citare uno dei quotidiani più diffusi ed autorevoli della Baviera, l’Augsburger Allgemeine, che con le sue numerose edizioni locali copre gran parte della fascia confinaria alpina della Germania, uscito in prima pagina con il significativo titolo: “La deutsche vita”.
«Come pochi altri luoghi il Brennero impersonifica il pregustare della gioia di quello che viene dopo», scrive il giornale, che sottolinea come quel passo alpino tra Austria ed Italia «Separa la quotidianità dall’estate». Fu alla fine degli anni ‘60 che i Käfer VW cominciarono a trovarsi spianato davanti al loro cofano arrotondato un nastro d’asfalto a quattro corsie che, abbandonata la vallata austriaca dell’Inn, si inerpicava con lunghi rettifili e amplissime curve verso la giogaia alpina. Fino a quasi toccarla con mano quando, già nel 1963, fu aperto al traffico quell’imponente viadotto che destava stupore ed ammirazione per le sue vertiginose campate: l’”Europabrücke” (nella foto, n.d.r.). Ancora oggi simbolo principe di questa arteria.
Nel 1971 sul versante austriaco l’autostrada arrivò al Brennero. Il 1990 fu l’anno dei mondiali di calcio in Italia. Sempre l’”Augsburger Allgemeine” ricorda che la nazionale tedesca di Franz Beckenbauer, che avrebbe vinto il titolo, registrò intorno al pianoforte della stella canora Udo Jürgens, la rituale canzoncina celebrativa dell’imminente evento sportivo: “Wir sind schon auf dem Brenner, wir brennen schon darauf. Wir sind schon auf dem Brenner. Ja da kommt Freude auf“. Quel testo ingenuo, sulla solita musichetta ritmata, interpretava davvero il sentimento dei germanici che s’affacciavano all’agognata vacanza al sole. Verso il “Gardasee”, diventato con l’Autostrada un lago bavarese; verso l’”Adria”.
Oggi non ci si ferma più alla barriera di confine, rimossa nel 1990 e sostituita in pratica da quella del pedaggio alcuni chilometri più a valle, in territorio italiano, presso Vipiteno. Eppure quando si arriva al Brennero provenendo da nord il sentimento generale lo stesso: da qui comincia la vacanza. Anche perché quasi sempre (sottolineo “quasi” …) superato il passo le nuvole si aprono e nella sottostante vallata splende il sole, che scalda i viaggiatori lungo i 314 km fino a Modena.
E pazienza se sono spesso 300 e passa km di sofferenza con l’interminabile fila di TIR che li percorrono in entrambi i sensi. Oggi, come cinquanta anni, fa al Brennero comincia la vacanza.