
MARCO DEGL’INNOCENTI
MONACO DI BAVIERA – C’era da aspettarselo ed è tornato: “die Rote Gurke” – il “cetriolo Rosso”, l ‘offesa con la quale il quotidiano Bild insultò la Ferrari e Michael Schumacher nel lontanissimo 1996, ha di nuovo ispirato i titolisti del tabloid tedesco. Stavolta dedicato però ad un altro ex idolo del giornale, almeno fin quando correva e vinceva con la Mercedes: Lewis Hamilton. I cinque mondiali che Schumi avrebbe dì lì a qualche anno vinto con la rossa sembravano aver fatto dimenticare quell’infelice espressione da banchetto dell’ortolano. Ma l’avvio non certo brillante del sette volte campione del mondo di F1 con la Ferrari lo hanno impietosamente riportato agli onori di una paginata quasi intesa del quotidiano di Berlino.
E dire che negli ultimi tempi la stessa Bild, come la maggioranza dei media tedeschi, si era quasi dimenticata delle monoposto. Passata l’euforia patriottica per Sebastian Vettel, i successi di Max Verstappen non avevano suscitato più vere emozioni in Germania. Un paese che da tempo ha perso anche i suoi due gp storici, quelli sui circuiti del Nürburgring e di Hockenheim, e che oltre al sempre onesto e decoroso, quanto ormai attempatello, Nico Hülkenberg che fa quello che può con la Sauber destinata a diventare Audi dalla prossima stagione, non allinea altri piloti nel gande circo.
Lewis Hamilton non è mai stato amato veramente dai tifosi tedeschi di F1, ma certamente rispettato. E grazie anche alla potenza mediatica del colosso Mercedes sempre ben trattato da stampa e televisioni. Oggi invece la Bild lo bolla senza pietà: “Dopo dodici anni alla Mercedes il britannico ha cambiato per la Scuderia, per poter finalmente festeggiare il suo ottavo successo nel mondiale e diventare il recordman dei titoli iridati davanti a Michael Schumacher. Ma Hamilton rischia di essersi spinto troppo oltre. Certo, ha potuto festeggiare il suo primo successo nella sprint race di Shanghai, ma nel mondiale è solo ottavo dietro Alexander Albon su un team di medio livello come la Williams”. Così, dopo aver sottolineato comunque che non è ancora la fine del mondo, che la Ferrari in fondo non è una cattiva vettura e che deve mettere subito il turbo per riprendersi, la Bild esprime qualche dubbio che possa davvero riuscirci e conclude che “sembra solo una questione di tempo prima che l’inglese faccia esplodere la sua incavolatura.”